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martedì 26 novembre 2013 / Sonia Pellizzari

Torino, cinque operai su una gru: da mesi senza stipendi chiedono di essere pagati per il loro lavoro

Non ricevono lo stipendio da alcuni mesi e, per questo motivo, sono saliti in cima ad una gru. La protesta questa mattina a Torino, nel cantiere di un palazzo da poco concluso nella zona nord del capoluogo piemontese. Sul posto polizia, vigili del fuoco e ambulanze del 118. Il personale delle forze dell’ordine ha avviato una trattativa con i cinque operai per cercare di farli scendere a terra. – See more at: http://www.gazzettadiparma.it/news/italia-mondo/149453/Crisi–operai-senza-stipendio-salgono.html#sthash.28HRRAa0.dpuf
Non ricevono lo stipendio da alcuni mesi e, per questo motivo, sono saliti in cima ad una gru. La protesta questa mattina a Torino, nel cantiere di un palazzo da poco concluso nella zona nord del capoluogo piemontese. Sul posto polizia, vigili del fuoco e ambulanze del 118. Il personale delle forze dell’ordine ha avviato una trattativa con i cinque operai per cercare di farli scendere a terra. – See more at: http://www.gazzettadiparma.it/news/italia-mondo/149453/Crisi–operai-senza-stipendio-salgono.html#sthash.28HRRAa0.dpufGli operai saliti su una gru nei pressi di via Cigna non sono ancora scesi. Hanno passato la notte a cinquanta metri di altezza continuando la protesta contro il mancato pagamento degli stipendi e convivendo per diverse ore con una temperatura davvero molto bassa.

Non ricevono lo stipendio da alcuni mesi e, per questo motivo, sono saliti in cima ad una gru. La protesta è iniziata ieri mattina a Torino, nel cantiere di un palazzo da poco concluso nella zona nord del capoluogo piemontese. E ci sono rimasti tutta la notte. Stamattina, stremato dalla notte gelida, uno degli operati è dovuto scendere per delle cure ma ha subito ripreso il posto al fianco dei compagni che non intendono rinunciare alla loro protesta. Leggi

sabato 16 novembre 2013 / Sonia Pellizzari

Un po’ di verità sull’Ilva. Quella telefonata non cancella nè rappresenta quanto accaduto in Puglia

A un giorno dalla pubblicazione della telefonata tra Nichi Vendola e Archinà vogliamo contribuire a fare chiarezza, a far prevalere, nelle analisi e nei giudizi, un principio di verità fatto di contesti, dati, fatti, leggi, politiche pubbliche. Leggi

giovedì 7 novembre 2013 / Sonia Pellizzari

Sel, un seminario per parlare
di Scuola, Università e Saperi

Sabato 9 dalle ore 9:30 alle ore 16:30 presso il Roma Meeting Center (Largo dello Scautismo 1, 00162 Roma) si terrà il seminario “La Valutazione di Scuola, Università, Ricerca per investire nei Saperi”, appuntamento con cui il Dipartimento Sel Saperi inaugura la propria iniziativa pubblica per l’anno scolastico/accademico in corso, nella cornice della campagna nazionale ‘La strada giusta’ e del percorso congressuale. Leggi

martedì 5 novembre 2013 / Sonia Pellizzari

Rifiuti tossici, Fratoianni: identificare e bonificare i siti contaminati in Puglia. Le Comunità hanno diritto di sapere

“Dalle parole del collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, davanti alla Commissione d’inchiesta parlamentare sui rifiuti (il verbale dell’audizione del 7 ottobre 1997 è stato reso pubblico solo qualche giorno fa grazie all’intervento della Presidente Boldrini), abbiamo la triste conferma di come la camorra e in particolare il clan dei Casalesi abbia utilizzato anche la Puglia per interrare e smaltire rifiuti tossici provenienti da tutta Europa”.  Lo afferma il deputato pugliese di Sel Fratoianni che su questo tema ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro degli Interni, al Ministro della Giustizia e al Ministro dell’Ambiente per fare luce sui siti utilizzati per lo smaltimento. Leggi

martedì 15 ottobre 2013 / Sonia Pellizzari

Vendola: mai più tragedie nei nostri mari. Parte la campagna di Sel per abolire la Bossi-Fini

Non c’è più tempo. Sta diventando una strage, la cronaca di tragedie annunciate e a cui la classe dirigente riserva solo lacrime. Non c’e’ un secondo da perdere, ora non servono lacrime e cordoglio. Non possiamo permetterci di vivere il presente continuando a recuperare cadaveri, trasportare bare e piangere morti invocando un cambiamento che non si riesce a mettere in pratica. E’ il momento di agire. Leggi

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