In Italia occorre superare una mentalità retrograda da Santa Inquisizione e mettere subito tra i primi punti dell’agenda politica il riconoscimento delle unioni civili, al pari di Paesi europei più evoluti che si sono già attivati per garantire uguali diritti per tutti non facendo differenze tra coppie tradizionali e coppie omosessuali, lo afferma Monica Frassoni, capolista in Lombardia per il Senato per SEL, dopo il primo sì di Londra alle nozze gay.
Gli altri Paesi d’Europa non possono essere di riferimento solo quando si parla di austerità e di riforme ma lo devono essere anche sui diritti civili. L’Italia è in grave ritardo su questo fronte, il tema dei diritti delle coppie omosessuali non è più rinviabile, prosegue Frassoni.
Nel programma del centrosinistra ci sono la legge contro l’omofobia e il riconoscimento delle coppie di fatto e Sinistra Ecologia Libertà depositerà in Parlamento una proposta di legge per il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Anche in Italia, conclude Frassoni, deve essere riconosciuto il principio che ognuno ha diritto a sposare la persona che ama e di costruirsi una famiglia.