SEL propone contratti di solidarietà nelle aziende in crisi, welfare per i nuovi lavori e misure per contrastare l’abuso di contratti a termine.
Misure per contrastare la precarietà, per garantire diritti e tutele ai lavoratori autonomi e per affrontare le numerose crisi aziendali.
L’85% delle assunzioni avviene con contratti precari. Scegliere di competere riducendo solo il costo del lavoro ha ridotto la produttività e cancellato diritti e tutele. SEL propone di limitare tutti i contratti ‘a termine’ – riducendo da 45 a 4 le tipologie contrattuali – e di scoraggiare attraverso maggiori costi i lavori precari.
Il 30% della forza lavoro è ‘autonomo’: liberi professionisti, con o senza partita IVA, che lavorano negli ambiti più svariati. SEL propone strumenti per l’accesso al credito e ai finanziamenti per progetti d’impresa con agevolazioni fiscali ad hoc; forme mutualistiche (con un’assicurazione e forme di previdenza sociale), una specifica formazione per accedere alle modalità del micro-credito e un’alfabetizzazione finanziaria.
SEL propone l’utilizzo del contratto di solidarietà che consente di distribuire gli effetti di una crisi aziendale su tutti i soggetti coinvolti – Azienda, Lavoratori e Lavoratrici, Istituzioni Pubbliche Inps – senza causare la perdita di posti di lavoro. Come? Con una riduzione dell’orario di lavoro.