La Regione respinge al mittente l’appello lanciato da Sel, Sardegna Libera e Pd per una legge “salvabaretti” al Poetto. La proposta presentata da Pd e Sl intendeva giungere alla concessione di una proroga per le concessioni demaniali sui litorali, comprensiva di autorizzazione paesaggistica per le strutture amovibili, funzionali alla fruizione della spiaggia, in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, e poteva rappresentare la soluzione per evitare l’imminente demolizione dei baretti al Poetto. La prescrizione – secondo quanto previsto – sarebbe valida per tutte le spiagge dell’Isola e per tutte le concessioni di questo tipo (compresi servizi igienici temporanei e le strutture a servizio degli sport praticabili sulla sabbia e in acqua). La leggina, composta di un unico articolo, è stata messa a disposizione di tutti i Capigruppo di maggioranza e opposizione, per una condivisione bipartisan anche ritirando le firme dei proponenti, per poter essere discussa immediatamente in Aula. Oggi la proposta sarà portata all’attenzione della Conferenza dei capigruppo. “E’ una legge che facciamo per un atto di giustizia – ha spiegato Luciano Uras di Sel -. Su questo argomento non si giochi al massacro e, visto che la Regione ha modificato le linee guida del Piano paesaggistico regionale e del Piano di utilizzo dei litorali, si approvino tutti gli atti conseguenti per salvare questi ‘barettì che rappresentano anche un grande presidio della spiaggia”. Secondo Chicco Porcu del Pd “non si vuole dare alcuna colorazione politica a questa proposta, né sollevare polemiche con il Comune e la Regione. E’ una proposta di buon senso in un momento in cui il quadro normativo evolve e si è in ritardo nella pianificazione”.