Il sindaco Alemanno ha provveduto oggi all’ultimo, perlomeno in ordine di tempo, rimpasto di Giunta, “inserendo” nella compagine due donne e un uomo, e portando a cinque la rappresentanza femminile nell’organo esecutivo di Roma Capitale.
Sappiamo tutti benissimo che la scelta avviene esclusivamente per sostituire gli ex assessori candidati nelle prossime elezioni regionali, e che una rappresentanza adeguata di genere non può essere definita tale se si esplica nelle ultime settimane della consiliatura, e se interviene a poche ore dall’ennesima pronuncia del TAR.
Che il sindaco Alemanno dichiari che queste sono scelte “non improvvisate, ma maturate nel tempo”, fa davvero sorridere, poiché il Sindaco è stato costretto dalle sentenze, dalle nostre battaglie, dai cambiamenti normativi degli ultimi tempi che evidenziano un deciso e positivo cambiamento, a nominare donne ulteriori alla ridicola unità della prima Giunta Capitolina.
Quest’ultima nomina, di certo, non è una scelta maturata col tempo, ma un contentino che nulla ha a che fare con la dignità della battaglia per l’equa rappresentanza.
La prossima Giunta dovrà, necessariamente, innescare un deciso cambio di rotta. Vigileremo per questo. Maria Gemma Azuni