Non c’è più tempo. Sta diventando una strage, la cronaca di tragedie annunciate e a cui la classe dirigente riserva solo lacrime. Un altro barcone che si rovescia, altre storie che vanno in frantumi, altre speranze pagate a caro prezzo a scafisti senza cuore che annegano nei nostri mari. Non c’è un secondo da perdere, ora non servono lacrime e cordoglio. Non possiamo permetterci di vivere il presente continuando a recuperare cadaveri, trasportare bare e piangere morti invocando un cambiamento che non si riesce a mettere in pratica. È il momento di agire.
Per queste ragioni lanciamo una campagna nazionale. Per abolire leggi, come la Bossi-Fini, che determinano morti ed inutili tragedie, per una nuova politica dell'immigrazione e per l'apertura di un canale umanitario da attivare subito in comune accordo con l’Europa. Vogliamo cambiare le leggi che puzzano di morte. Qui come a Bruxelles.
Chiediamo ai nostri amministratori - consiglieri, assessori - di proporre ordini del giorno e delibere che chiedono al governo l'abolizione della Bossi-Fini, l'attivazione di un canale umanitario e una nuova politica sull'immigrazione. Per questo chiediamo di stampare i volantini e i manifesti, di distribuirli, di stamparli e attaccarli, di veicolarli e usarli sui social network. Di sentirsi tutti parte di questa campagna.
Perché pensiamo che l'Italia sia migliore di chi la rappresenta e che abbia già scelto da che parte stare. Quella dei diritti umani.