La CGIL ha organizzato un incontro dal titolo “Mai più senza casa” cui ho partecipato. I dati forniti rispecchiano la realtà in cui viviamo ovvero 20.000 richieste di abitazioni edilizia in regione Lombardia e un tasso di morosità non colpevole che sfiora al momento il 95%. Ecco i motivi per cui la prossima legislatura regionale dovrà mettere al centro il diritto alla casa, la tutela dell’ambiente e quindi della salute e lo sviluppo di politiche occupazionali in grado di creare lavoro e restituire dignità al lavoratore – così dice Elisa D’Adda, candidata alle Regionali nella lista circoscrizionale di Brescia per SEL – In qualità di candidata alle elezioni regionali la mia proposta è quella di ripristinare il fondo di solidarietà che negli ultimi anni ha subito tagli ingiustificati.
È necessario creare un vero e proprio piano di legge regionale per il diritto alla casa. Credo che sia importante recuperare l’esistente creando nuove abitazioni di edilizia popolare pensando anche a soluzioni di cohousing per esempio per giovani e anziani che oltre a fornire una risposta concreta all’emergenza casa favoriscono anche lo sviluppo di rapporti umani, di aiuto reciproco e di coesione sociale. Il cohousing, che in Italia non viene molto utilizzato, ha dato ottimi risultati nei paesi del Nord Europa ed è una soluzione abitativa ampiamente sfruttata. Credo anche che queste nuove residenze possano essere finanziate utilizzando i fondi dell’Unione Europea dedicati all’edilizia verde e che quindi le abitazioni in disuso vadano rese anche ecologiche, rendendole autosufficienti per quanto riguarda la produzione di energia. Un tale piano potrebbe portare anche allo sviluppo di nuovi posti di lavoro legati alla green economy. Vanno inoltre istituite forme di tutela per le famiglie che non riescono a pagare l’affitto e per i piccoli proprietari danneggiati dalle morosità involontarie. Anche per chi desidera acquistare una casa le istituzioni devono agevolare l’accesso al credito, soprattutto per i giovani precari. Questi i miei impegni – aggiunge Elisa D’Adda – legati al problema dell’emergenza casa. Credo che solo ripristinando la possibilità per tutti di accedere a un’abitazione, ridando dignità al lavoro e promuovendo politiche occupazionali serie ed infine privilegiando scelte e soluzioni ecologiche la nostra regione possa ricominciare a uscire dalla crisi.