“Auguri a Letta, noi saremo all’opposizione di questo governo che vede tra i suoi azionisti di maggioranza l’autore dello sfascio dell’Italia. Noi saremo un’opposizione responsabile”. Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola commentando, prima dell’inizio della direzione del partito, l’incarico di governo conferito ad Enrico Letta.
Vendola si è poi detto “soddisfatto, perché sento parlare con accenti critici delle politiche di austerity che hanno devastato l’Italia e che sono state accanitamente difese fino a pochi mesi fa”. “In Italia – ha aggiunto Vendola – non lo capisce nessuno che chi ha portato il Paese sull’orlo dello sfacelo possa collaborare ora per la sua salvezza”.
Il leader di Sel si è rivolto poi a ai “compagni e compagne del Pd”: “Diciamolo chiaramente e chiudiamo una polemica: noi senza la coalizione non saremmo stati in Parlamento voi senza il nostro 3,2% non avreste avuto tanti deputati e senatori. Ci sono tanti veleni, questo risparmiamocelo”. E ha chiarito: “Per quanto mi riguarda è sbarrata la strada a qualunque assemblement dei reducismi e degli sconfittismi di sinistra, andremmo a uno schianto”.
“Ho interesse a discutete con l’idea di partito e di passione civile e politica, da militante all’antica che c’è nel saggio stimolante di Fabrizio Barca”, ha aggiunto Vendola, “ma questo non significa che lo sto reclutando, voglio chiaramente discutere anche con il Pd”. “La crisi del Pd è appena cominciata. Inizia una fase di governo che assomiglia a una restaurazione – ha spiegato – il centrosinistra oggi è un campo di macerie: bisogna riflettere con un campo largo, mettere al centro una sinistra europea, che coniughi diritti, beni comuni e lavoro. Il Pd ha problemi giganteschi da affrontare, non non stiamo lavorando ai fianchi. Non lucriamo sulle loro sofferenze, non siamo una zattera per transfughi. Dobbiamo invece ricostruire il centrosinistra e le ragioni della sinistra”. Il Pd, ha concluso Vendola, “è a rischio implosione” dopo le ultime vicende.